Con la testa tra le nuvole

Era solitario
e quando incontravi il suo sguardo
facevi fatica a capirlo.
Le sue storie
spesso riuscivano a tradirlo
non avevano ne inizio ne fine
ma forse un senso.
Credo lo abbiano emarginato perche diverso.
La bicicletta la portava sulle spalle
camminava scalzo.
Aveva pochi soldi
poche regole
pochi amici
e molti incubi.
Cadeva
come le sicurezze
appena si alzava.
Incuteva paura ma cercava carezze.
Era solitario,
le mura lo circondavano e urlavano
nel loro silenzio solo.
Ticchettii interrompevano quel terribile
non suono.
L’esaurimento mi ha reso umano,
bastava prendermi la mano.
Sono inceppato, sprofondato,
non sono pazzo, ma tra le nuvole,
comandano spesso altre regole.

olio su tela

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