Noi, cosi convinti di essere noi.
Case, cosi sicure di essere sicure.
Luci, cosi sicure di illuminare.
Parole, cosi sicure di poter comunicare.
Investiti da tutto questo andare
convinti
di conoscere il dove, decorati
da tutte queste cose
cosi sicuri del loro valore,
tanto da compromettere il nostro sorriso,
il nostro fare,
il nostro respirare.
Scrivo questo per potermene ricordare.
E’ tutto tutto
eppure anche niente,
certezze inutili
ma quando sei scomparso
diventi una parola indifferente.
Sono io, come lo e’ il fiore,
la foglia d’autunno,
l’animale al macello,
come lo e’, la sedia vuota con l’orma di mio nonno.
Sono io,
cosi’ sicuro di essere io ma ho bisogno di uno specchio per capirlo,
lui sa, ma penso menta,
naufrago come sono nella mia finta tormenta.
Ho bisogno di una certezza
come lo era quel brivido alla sua carezza.
olio su tela