La notte va alla notte
e il giorno al giorno
la vita di vita in vita.
Campi d’erba bruciata intorno.
E’ alberata la strada che porta al campo santo,
e ogni albero, ogni sospiro,
è pilastro,
nato per sostenere l’infinito.
In quel tratto di ricordi e di pianto
c’è la morte che ti schiaccia.
Nel silenzio del sentiero
penso già senza aver pensiero
e quegli alberi,
creati dalla natura in perfetta simmetria,
mi conducono dove la mia lacrima cesserà di essere.
Non molte parole sgusciano
da questo serpente di persone,
solo il rumore del tacco
sull’asfalto inumidito dalla neve
è di compagnia al feretro.
Un giorno anch’io guiderò
una banda silenziosa, e forse
il peggio sarà passato:
la paura di abbandonare il mio me,
percorrerò questo tratto di strada,
senza alcun peso,
sarò pensiero,
mi arrampicherò su questi rami
che danzano con l’infinito
e con essi mi fonderò a lui.