La nebbia è bassa,
è un mantello sottile
che scalda e cura i campi
bruciati dal freddo.
Il mio passaggio apre uno squarcio in essa.
Mi sento potente.
E’ bassa la nebbia
ma nella notte più gelida
vedo le luci, finalmente,
godo di quel luccicchio che ingioiella la collina.
Cammino sulla nebbia e non curo il passo,
non penso al dopo, al prima, è ora.
Ci sono anime che basta sfiorare
per sentirle per te immortali,
anime che si muovono silenziose
tra la nebbia.
Ho trovato in quel cuore
quella tristezza che decora la giornata
di chi si sente abbandonato,
perso in un labirinto di perchè
Ora il mio passaggio è squarcio,
ma per quel cuore
questo stesso manto
è valico invalicabile,
è sabbia che imprigiona il passo,
per quel cuore,
questa stessa nebbia è prigione per il pensiero
nel suo prima e nel dopo che sarà.
Questa stessa nebbia che ora mi fa sentire potente.
Me ne devo ricordare.