Io, ho paura di essere io
perche’ la mano trema
l’anima sogna e spera
l’ego divora.
Non ho dimora
come quella mattina a scuola
vivo in fuga
ho sempre una buona scusa.
Io, ho paura della mia malattia
la poesia
mascosta bene
confidata solo alla luna,
in ogni mia stanza buia
quando non e’ abbastanza
nella distanza tra me e il mondo
tra me e il sogno.
Spesso mi spengo,
mi limito a partecipare
a rinnegare
di essere io
indefinito, percepito
la scusa che volevo tessere
perche’ ho tradito
il giuramento a me giurato.
Sono scappato dal mio non essere.
Lo confesso
a questa strana sfumatura
chiamata luna
la mia dolce paura
del sentire solo mio
io, che ho paura si essere io.
olio su tela 85×85