E’ tutto pieno di polvere,
di grasso,
di mani grosse e sporche
di assenza, silenzi, rabbia e fatica.
E’ tutto pieno,
son accatastati anni su anni
e’ accatastata la vita.
Non ci sono cose fini
cravatte strette e camicie con iniziale sui polsini,
non c’e la vostra voglia di crescere ed inglobare
di comprare,
non c’e quel che voi pagate come pittura
e’ solo natura
sgranata, imprecisa, tremante e sognante
ma arriva da li, da quel magone che riempi con alcol e parole
e paranoie, noie
per non sentirlo
per la notte girarti e coprirlo.
Qui,
ho pensato, ho costruito, ho subito, ho capito.
Dovevo puzzare, dovevo macchiare, dovevo forse odiare, tremare, dovevo riscattarmi, ribellarmi, spiegarmi, dimostrarmi.
Tra i miei rottami, le mie lamiere,
le lamentele
le notti chiuso in stanza
perche’ non stavo bene,
la mia solitudine
e quel vuoto che devo bere.
“puoi usare il condizionale tra i tuoi vorrei
oppure spostare ed incastrare
cio’ che sei”.
olio su tela 135×130