Cammino in equilibrio,
penso, in equilibrio,
lavoro, in equilibrio,
amo, in equilibrio.
In equilibrio
tra il su e il giu
tra me e il tu.
E’ cielo, è terra
e la forza di gravità è una sorella
che sa, tutto quel che qui, c’è
e anche se sbaglio mi sorregge,
mi legge, senza aver mai di me paura.
E’ la mia migliore scusa,
mi permette di non cadere
da quel filo teso tra fantasia e realtà,
dal mio velo,
tra cuore e razionalità.
Io, sono in equilibrio sopra la città,
nulla chiedo, con questi occhi non vedo,
nel prossimo passo spero,
spero, che ancora tu mi vuoi
anche se non so tenere, non so cadere,
e macchio con chiazze di colore.
Sono tanto altrove, eppure mi basta solo un po di calore.
La gravità
è la gente sorretta che passa e va.
È lei che non chiederà più di te,
tutto è, solo quel che c’è.
La perdono e condanno
ne volare, ne cadere, mi fa,
mi tiene qui, qui per mano, in equilibrio,
sopra la città.