Sono circondato dal nemico
senza che nessuna guerra sia stata dichiarata.
Nella strada
il bimbo aggrappato al dito
una madre si gira affettuosa
e questa cosa che ho, in fondo alla gola,
mi blocca la parola.
Sono circondato, sono un soldato,
mi butto alla carica già morto senza essere colpito
urlo, senza essere sentito, dalla fretta
che in questa giornata fredda va,
una musica esce da un bar
una luce si accende
la gente dentro le case attende
si spende, si comprende.
Riparto senza essere partito
tradisco senza aver tradito
sono di me stesso mio nemico,
in questa strada tracciata,
in questo accendere e spegnere
in questi abbracci, nelle parole,
nelle cose che ci possiedono
in questa finta realtà o come dici tu
nella normalità
a me manca il fiato, soffoco.
Sono un soldato e muoio
ogni volta che un colpo dal mio stesso cuore
viene sparato.
Muoio ogni volta qua, quando una musica
esce da un bar,
una luce si accende,
ogni volta che dentro le case la gente si attende
si comprende, si spende.
Scusatemi