Fuori
è quel che non sono.
Fuori è fuori,
la fretta,
la gente,
la giornata uggiosa e fredda,
la gioia,
l’abbraccio,
il calore,
il cibo tra le labbra,
un bacio,
uno sguardo,
il rumore del tacco mentre aspetto che arrivi,
un brivido senza senso.
Tutto è tutto
è l’universo,
io lo nascondo in un verso.
Nel mio amore diverso
nato da una scusa, da un gesto, da uno sguardo.
Traballo.
Sarebbe perfetto, sarebbe,
ma non l’ho detto.
Ti lascio andare come la scia
cancellata dal mare,
come la parola che non si può far altro che pronunciare.
Preferisco l’imperfetto
alla nostra perfezione,
ai contorni con cui saremmo capaci di definire il vuoi.
Tutto è tutto qui,
tranne noi.