Gabbie, gabbie, gabbie
nella mia mente
eppure
eppure qualcosa appare
altro fugge via indifferente
mente
perso nei labirinti della mia malattia
su cosa sono
e su quello che pretendo che io sia.
Siediti e fai pace con la mia testa
ricordati di quella festa
dove la realta’ era la bugia
si viveva la fantasia
la poesia…
liberi
come l’amore
che non decide chi e quando amare
come il vento
che ama le gole della montagna
perche gli permettono di dare
suono alla sua voce
-lo senti?-
arriva dall’orizzonte,
dalle luci spente della via,
dalla paura di un cielo buio
quando il sole non e’ gia’ piu cosa mia.
-lo senti?-
ti sfiora, ti leviga, ti cambia
ed entra dentro
nelle gabbie
gabbie
gabbie
da cui fuggo.
Spesso lo so,
senza un giusto motivo,
mi distruggo.
olio si tela 90×95
febbraio 2023