Ti voltasti,
regalandomi l’ultimo sguardo,
prima di svanire nell’aria,
tu e quel tuo profumo che inseguo.
Di quel ricordo non ne posso fare a meno,
e questo non fare
è uno strano modo per lasciare illibato il mio pensiero.
Sono rimasto
coi miei sogni,
i miei stracci,
i miei lacci legati alla vita,
cercando qui, qualcosa che possa solo assomigliare
a quell’emozione rinchiusa in due occhi,
a quella strana sensazione infinita.
Sono distratto,
sorrido e mi arrabbio, mento,
son di fretta e mi pento
ma a volte cerco l’orizzonte,
per trovare li, quella tranquillità che permette alle nuvole di dormire.
Ora so,
cosa rimane immortale:
quella tristezza che arriva silenziosa,
cala timida,
e ti annega con spietata delicatezza
nel ricordo di quello sguardo.
olio su tela 85×110