Leggero

E’ la vita che volevi?

Quella che raccontavi

prima di cadere nel tuo sogno appena, a te stesso, sussurrato.

E’ la vita che volevi?

quando, ti sporcavi le mani con la catena della bicicletta

e pensavi di aver lavorato,

quando, senza farti vedere, infilavi una lettera in un diario

ed eri sicuro di avere amato.

E’ la vita che volevi, questa,

dove alle quattro del mattino sporchi pagine bianche di parole,

dove piangi per un cielo troppo rosso,

dove pensi non posso, se qualcuno ti guarda troppo.

Dove, non riesci a stare,

dove, nella notte, davanti a casa, non riesci a respirare,

dove, per emergere dovresti sbranare,

dove, se ti criticano lasci fare,

dove, dall’ansia non puoi dormire,

dove, non sei all’altezza, neanche di abbandonare,

di conquistare con una carezza.

Dove tremi, dove speri, ma dovresti dire la tua,

dove, anche quella cosa mia, non mi interessa,

dove, ciò che è meglio, è sempre roba sua.

Sporchi tele con colore e poesia

pensando di essere un pittore,

ma sei un discreto attore

reciti o forse speri

che tutti questi numeri che governano siano seri,

decisione, precisione, acquisizione,

essere pronto nella situazione,

anche se hai paura e vuoi scappare ma devi restare,

anche se la parola tartaglia e inizi a balbettare, tremare, sudare…

Quel che prima non avevi,

è veramente, ora,

la vita che volevi?

olio su tela 60×80

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Quadro d’effetto e poesia adeguata ai pensieri di evasione che spingono la mente a chiedere: se avessi la possibilità di tornare indietro cosa cambierei? Alle volte tutto, alle volte qualcosa ed alle volte nulla!Compliments!

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