Poche volte sono io
talmente tanto raramente che quando passo
non mi riconosco e vado oltre.
Lo vedo nei miei occhi
lì in fondo,
accovacciato
disperato
ubriaco.
E’ una luce all’orizzonte del mio mondo,
si accende improvviamente
è lei e non mente
si sente nelle parole
nei gesti improvvisati incontrollati.
Poche volte sono io
talmente poche volte che forse ho imparato ad non esserlo
talmente poche volte che non so se lo sono
Ho imparato ad non essere ciò che sono
mi nascondo, nei silenzi confondo,
sono parole che non pronuncio e sfumano
come i gesti che ne sarebbero conseguenza.
Sono echi i miei ricordi
e finzione i sogni.
E’ solo una speranza lontana l’idea che torni.
Mi abbracci, basterebbe quello.
Non devo restare, non conosco, non riconosco
tutto è tutto quel di cui mi son circondato
tutto è tutto lì
e lì, pieno di cose che non capisco,
è il posto che mi son dato.