Apnea

Il nulla diventa tutto, 

come il mistero del silenzio nascosto dal troppo rumore.

Tu segui il tempo, 

la linea confusa,

il tratto disorientato, 

il tuo sentire nel labirinto ordinato, 

nel casino a cui sei stato assegnato, 

nell’apnea dell’assenza d’amore. 

La forma prende senso nella sensazione dentro te, 

in me, 

in una macchia di colore. 

Son quarant’anni, ormai, 

che guardo sempre lo stesso cielo, cercando in esso, 

un posto, 

dove dar pace al palpitare costante del mio cuore. 

No, non mi nascondo qui, 

non e’ ammesso, 

non voglio giudicare e nemmeno insegnare, 

nessun limite e nessuna ragione, 

qui il cielo e’ delicato sognante e complesso, 

qui ci son tonalita’ rare e chiare 

han comperto l’inquetudine in cui spesso mi sono perso. 

E’ un cielo unico, 

va protetto, 

anche se perverso, anche se ho dimenticato quel che avevo promesso. 

Mi son coperto

con una linea oltre la tela, trema, 

come la luce della candela, 

come l’anima di chi spera. 

E’ un tratto senza senso, non mi fa dormire, 

insegue incessantemente un posto, dove un posto, 

al mio cuore 

attribuire.

olio su tela 95×135

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