“Arrivate a me
ed ormeggiate silenziose,
qui, in questo porto del non fare, vi fate cullare.
Tutta questa tranquillità che si respira
mi trascina
senza riuscir a parlare,
siete l’altro lato di questo posto
di solito affolato e chiassoso
dove pure il tempo arriva e scappa,
dove lì, solo ora
ricordo c’era il sorriso di una ragazza.
Siete malinconie,
siete sogni,
siete speranze,
siete desideri,
siete l’unica cosa che ancora non si può comprare
siete quello che vorrei abitare,
quello che non ho,
quello che ho e mi piace,
quello che non mi piace è colpa sua.
Siete solitudini ormeggiate.
Vi aspetto ogni sera
quando il sole cala e il giorno muore
il qui finisce
e questo bisogno umano tace.
So che non siete pace
ma tutto il resto a cui non sò dare un nome,
un senso,
eppure io qui tra il tutto e il niente
aspiro a voi
a questo ormeggio solitario senza tempo
in cui trovo rifugio e un certo senso.”
olio su tela