Vaghi pensieri
nascosti in giornate normali,
in gesti comuni, in quella strada, percorsa,
ormai da una vita.
Vaga voglia di essere vago,
mollare e andare, vagare
senza te, te e te,
lasciando qui anche una parte di me,
quella vaga,
quella fatta da luce e ombra
impalpabile come l’aria, come la rabbia,
di qualcosa che prima c’era e ora non più
Sicuramente, lascio qui,
quella domanda che sa’ di affermazione.
Quella che ripeti tu!
Vaga voglia di scappare dal ripetere dell’azione,
da un tempo passato
senza essere ancora arrivato,
dalla prossima parola non ancora qui scritta,
da questo spegnere le luci
e poi buio
e poi luce
poi buio
luce
e tutte quelle cose che non dice.
Io ti chiedo, ma non so se capisci,
perchè tutto vaga, fluttua è impalpabile,
ogni cosa qui ha la capacità di diventare labile,
perfino l’amore diventa dolore,
l’alzarsi senza risedersi più.
-“Come ti senti tu?”-
-“Vulnerabile”-
mi parlavi di una fortezza invalicabile.
Un bacio sulla guancia e non ci sei più.
Ora,
vago pensiero,
vago profumo,
vago ricordo,
vaga voglia
di esser vago.